Una buona notizia

Come nel fortunato programma televisivo Viva Rai2!, a Sant’Eufemia “è arrivata una buona notizia”, solo che a differenza di ciò che accade ogni mattina nel glass di via Asiago 10, a Roma, con gli scanzonati Fiorello, Biggio e Casciari, nessuno l’ha comunicata. Un articolo di giornale, un comunicato, un post sui canali social istituzionali o personali. Niente di niente. A mio parere, invece, si dovrebbe dare rilievo alle notizie positive per una comunità, se non altro per tentare di pareggiare quelle negative, che sicuramente ci sono e non hanno problemi di visibilità e di diffusione.
La buona notizia è che circa una settimana fa la Regione Calabria ha pubblicato la graduatoria dell’avviso pubblico “Misure di sostegno per Biblioteche e Archivi storici pubblici”, al quale il nostro comune ha aderito per la Macro Area 1 – Tipologia A (Biblioteche di Ente pubblico locale e statale) con il progetto “B.A.N.G.! – Biblioteca Aspromonte Nuove Generazioni”, che ha ottenuto il contributo massimo concedibile: 60.000 euro. Tra i 61 (su 157) progetti finanziati dalla Regione, quello presentato dall’amministrazione di Sant’Eufemia, con 89 punti, si è infatti posizionato al ventiduesimo posto, a pari merito con altri cinque comuni.
Il progetto del nostro comune, che si concluderà ad ottobre, presenta aspetti interessanti: la previsione di attività (di intrattenimento, itineranti) volte ad incrementare l’attrattività della biblioteca, ma anche la valorizzazione delle tradizioni e della storia locali e il miglioramento degli standard di qualità dei servizi bibliotecari in termini di accessibilità, formazione del personale, servizi personalizzati e raccolta di materiali specifici per soggetti fragili (audiolibri, libri in Braille, DVD, riviste in formato digitale). Sono previste attività di catalogazione e di digitalizzazione delle risorse documentarie disponibili, la sistemazione di spazi specifici e attrezzati per lo svolgimento di varie attività; l’istituzione del fondo per il prestito digitale; l’allestimento della sezione di materiali in lingua straniera e quella di testi per persone con deficit sensoriali; la creazione e lo sviluppo della rete di comunità narrative; attività di intrattenimento e programmi di lettura; stage laboratoriali di teatro sociale; incontri-dibattito, programmi di alfabetizzazione e corsi di scrittura curati dalle associazioni partner.
Il settore della cultura è storicamente il parente povero, bistrattato dalle amministrazioni di ogni livello quando si decide la ripartizione dei fondi pubblici. Pertanto dovrebbe costituire ragione di soddisfazione, meritevole di divulgazione, la notizia che riguarda l’assegnazione di un finanziamento specifico.

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