Passeggiata storica/8

La penultima tappa del viaggio ricorda il più longevo e influente amministratore nella storia di Sant’Eufemia d’Aspromonte, ma riscopre anche una pagina di solidarietà dimenticata.

PANNELLO 8: MICHELE FIMMANÒ

Figlio dell’avvocato Ermenegildo e di Isabella Misiano, Michele Fimmanò nacque il 6 marzo 1830. A 21 anni conseguì a Napoli il diploma in lettere e filosofia e la laurea in giurisprudenza, quindi rientrò a Sant’Eufemia, dove esercitò la professione forense e mosse i primi passi della sua lunghissima carriera politica nel Decurionato, l’antenato del consiglio comunale in epoca borbonica. “Secondo eletto funzionante da sindaco” nel 1854, nel triennio successivo ricoprì la carica di primo cittadino. Consigliere comunale a partire dal 1864, fu eletto consigliere provinciale dal 1868 e riconfermato in entrambe le cariche fino alla morte, avvenuta l’11 febbraio 1913. Più volte sindaco, presidente del consiglio provinciale, commissario per il dopo terremoto del 16 novembre 1894 e componente del comitato di soccorso in occasione dell’incendio che il 18 settembre 1902 distrusse il rione “Borgo”, dopo il terremoto del 1908 fu il regista della composizione della lista unitaria che, sindaco il notaio Pietro Pentimalli, promosse la ricostruzione del paese nell’area denominata “Pezza Grande”. Commendatore nell’Ordine della Corona d’Italia, ricevette innumerevoli onorificenze e fu apprezzato oratore. La pubblicazione di alcuni suoi interventi pubblici conferma il prestigio di Fimmanò nel panorama politico e culturale del tempo.

CROCE VERDE
Prima di essere intitolata a Fimmanò la strada recava la denominazione “via Croce Verde”, in onore dell’associazione volontaria di soccorso fondata a Milano nel 1899 che, in occasione del terremoto del 1908, si distinse nel sostegno alla popolazione eufemiese con la raccolta di medicinali, tende, indumenti e coperte, oltre che con l’invio di volontari e dell’Automobile Ospedale “Pompeo Confalonieri”.

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