Grazie, Steve

Quando ci lascia un genio, si rimane sempre un po’ smarriti. Soltanto un visionario, innovativo e creativo come Steve Jobs, poteva immaginare e tradurre in realtà ciò che prima di lui era fantascienza.

Ricordare che morirò molto presto è stato lo strumento più importante che ho avuto per aiutarmi a fare grandi cose. Perché quasi tutto – le attese esterne, l’orgoglio, il timore di un imbarazzo o di un fallimento – viene spazzato via dalla morte, che lascia solo ciò che è veramente importante. Ricordare che si sta per morire è il modo migliore che conosco per non cadere nella trappola di pensare che hai qualcosa da perdere. Sei già nudo, non c’è motivo di non seguire il tuo cuore.
[Steve Jobs, 1955-2011]

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2 risposte a “Grazie, Steve”

  1. Rispetto per la morte di una persona, ma ce ne sono molte altre. Si dimentica (non credo non ne sia a conoscenza) tutto il marcio che era e che ha creato … mai sentito parlare solo come esempio della Foxconn, di sfruttamento, suicidi, etc? Da lei mi sarei aspettato meno retorica e più verità …

    http://www.insidethegame.it/2010/11/20/silicio-sangue-e-sudore-il-caso-foxconn-suicidi-e-sfruttamento-negli-stabilimenti-cinesi-dove-nascono-le-console/

    http://informazioneconsapevole.blogspot.com/2011/10/laltra-faccia-dellapple.html

  2. La retorica non mi appartiene. Intendevo soltanto riconoscere la la grandezza di un personaggio che ha avuto uno straordinario impatto sull'umanità, paragonato – da gente più qualificata di me – a Leonardo o Einstein. Il mio non voleva essere un giudizio etico né su Steve Jobs, né sulla strategia industriale della Apple. Considero le frasi citate un messaggio positivo, pertanto condivisibili: chi ha o ha avuto a che fare con malattie sa quanto possano fare bene parole di speranza in un contesto di morte.

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