La lettera di Monsignor Giorgio Costantino

Ritengo opportuno condividere con chi segue il blog l’email che ho trovato poco fa nella mia casella di posta elettronica, ovviamente dopo avere avuto il consenso dell’autore. Monsignor Giorgio Costantino, personaggio di primo piano della Chiesa calabrese, è eufemiese nonché nipote di Nino Zucco. Mi ha scritto a proposito dell’articolo pubblicato qualche giorno fa e il contenuto fa ben sperare sulla possibilità di organizzare qualcosa per ricordare degnamente questo nostro grande artista e letterato. Ho immediatamente contattato telefonicamente Monsignor Costantino e ci siamo ripromessi di risentirci ancora per cercare di realizzare qualcosa di interessante e utile. La nostra idea è quella di coinvolgere il liceo scientifico e l’amministrazione comunale. Speriamo bene.
[D.F.]

Ho letto con una certa sorpresa, ma con vero piacere e soddisfazione in Messaggi nella bottiglia: “Nessuno è profeta in patria: Nino Zucco”.
Sono il nipote, Mons. Giorgio Costantino, anch’io nato a S. Eufemia d’Aspromonte. Vorrei solo comunicarle che con mio cugino Antonello Zucco, figlio dell’artista, ci siamo recati al Comune di S. Eufemia mercoledì 16 gennaio, a parlare con il Sindaco per una eventuale donazione, allo stesso Comune, di alcune opere di pittura e scultura di Nino Zucco. Il Sindaco era fuori sede, ma ci siamo sentiti, tramite l’assessore ai lavori pubblici, per telefono. Il Sindaco insieme con il Vice Sindaco sono venuti a Reggio Calabria il giorno successivo nella mia parrocchia, dove con mio cugino abbiamo loro presentato la donazione che consiste in:

due calcografie della via Crucis di S. Sperato,

un busto dello scultore,

4 opere di pittura.

Mio cugino, inoltre, ha promesso di regalare le fotocopie di tutti i libri scritti dallo zio. Da parte mia ho delle cartelle con articoli e commenti sull’opera di Nino Zucco e un opuscolo che abbiamo pubblicato in occasione del centenario della nascita.

Con il Comune di Palmi siamo rimasti d’accordo che il 5 aprile 2013, in occasione della conclusione del venticinquesimo della morte, ci sarà a Palmi, nel salone Consiliare, una Solenne Commemorazione.

Sarebbe bello che qualche giorno prima si facesse anche a S. Eufemia.

Qualche anno addietro avevamo tentato di interessare l’Amministrazione Comunale di S. Eufemia d’Aspromonte a una eventuale donazione che sarebbe stata più ricca se qualcuno si fosse degnato di rispondere; mio cugino ha donato 20 delle opere di scultura e pittura alla Casa della Cultura di Palmi che gli ha dedicato uno spazio permanente nella sala dedicata a Michele Guerrisi.

Veramente “Nemo propheta in patria”.

Tuttavia siamo in attesa che il Sig. Sindaco e la Giunta facciano una delibera nella quale accettano la donazione e decidono di conservare le opere donate, in dignitosa collocazione, nella Casa Comunale.
Spero che l’entusiasmo suscitato in lei e nella signora Carmela possa contagiare tanti altri eufemiesi.
Con vera simpatia e stima,
Mons. Giorgio Costantino

E quella di Antonello Zucco

Un paio d’ore più tardi è arrivata anche l’email di Antonello Zucco, figlio dell’artista eufemiese. Tra le righe traspare una giustificata amarezza, ma confido sul fatto che Sant’Eufemia faccia ancora in tempo a porre rimedio alle gravi disattenzioni del passato. È il mio auspicio. [D. F.]

Avvertito da mio cugino Monsignor Giorgio Costantino ho letto quanto da Lei scritto riferito a mio padre Nino Zucco in “nemo propheta in patria” e La ringrazio vivamente per le parole e i giudizi che ha voluto esprimere nei confronti dell’artista Nino Zucco. Purtroppo è vero. “Nemo propheta in patria”. E mio padre non è stato particolarmente fortunato con il suo paese Sant’Eufemia d’Aspromonte che lui, invece, ha sempre amato e nel cui comune ha voluto essere sepolto. Infatti le sue spoglie sono a Sant’Eufemia nella tomba di famiglia, accanto al padre e alla madre e ad un fratello, perché ha voluto così perpetuare il suo attaccamento non solo alla terra d’origine, la Calabria, ma in particolar modo al suo paese natale.

Sant’Eufemia e la sua amministrazione hanno solo posto un suo profilo nel sito del comune, pure errato in origine, confondendo il nome della madre, mia nonna Rosina Lirosi di Sinopoli, con quello di mia madre Cinzia Massera, sua moglie, di Roma. Ho dovuto insistere più volte perché l’errore fosse rimosso. Anche da queste piccole cose si può notare la scarsa attenzione.

Ho più volte contattato le varie amministrazioni che si sono succedute nel tempo specificando che avrei fatto una donazione al comune natale di mio padre senza oneri, quindi, per il comune stesso, senza tuttavia aver alcuna risposta. Ultimamente ho riproposto al sindaco del paese la stessa donazione, ma aspetto ancora una risposta.

Ho trovato, invece, un’attenzione particolare da parte dell’amministrazione comunale di Palmi. Il sindaco dott. Barone e l’assessore alla cultura dott. Pace unitamente alla gentilissima dottoressa Mariarosa Garipoli responsabile della Casa della Cultura di Palmi, anche per l’interessamento affettuoso dell’amico professor Giuseppe Livoti, hanno tempestivamente accettato la donazione attraverso una delibera di giunta.
Ho anche letto con commozione il commento di Carmela…. e l’accenno a Caterina Iero, che evidentemente nei personaggi di Fuoco a Diambra e di Mistra hanno forse ritrovato echi e la memoria del tempo passato. Sono particolarmente grato a tutti Loro per questo riconoscimento all’opera di mio padre.
Con animo grato,

Antonello Zucco

Condividi