Il pagellone dell’Eufemiese 2024-25

Partita per disputare un campionato di vertice, l’Eufemiese ha visto crescere le proprie ambizioni match dopo match, fino ad agguantare il primo posto in classifica alla quarta giornata di ritorno, che poi non ha più mollato. Sedici vittorie, tre pareggi e tre sconfitte; miglior attacco con 48 reti realizzate, 31 messe a segno dal trio delle meraviglie Crucitta-Palamara-Occhiuto; seconda miglior difesa (23 gol subiti): questi i numeri di un percorso perfetto, che ha portato al salto di categoria la formazione della presidente Angela Gioffrè e di mister Domenico Napoli.
Anche nel corso di questa stagione mi sono divertito a stilare le pagelle al termine delle partite casalinghe: nient’altro che un gioco ad “uso interno”, come nel campionato passato, che ha comunque riempito i pomeriggi delle mie domeniche. Chiudo quindi con il pagellone finale… Grazie, ragazzi: forza Eufemiese!

ALVARO P. 10 – Un grande portiere si vede dalla concentrazione che riesce a mantenere quando non viene spesso chiamato in causa. Attento e reattivo in ogni circostanza, con ben cinque penalty neutralizzati si rivela anche un eccellente pararigori.
CARBONE C. 8 – Autentica sorpresa della stagione, da esterno destro basso cura con dedizione sia la fase difensiva che quella di spinta sulla fascia. È tra i magnifici quattro (con Alvaro P., Sobrio e Ascrizzi) a non avere saltato nemmeno un match.
SOBRIO 9 – Pilastro difensivo volitivo e di sicuro rendimento, ingaggia duelli all’ultimo sangue con chiunque passi dalla sua zona e puntualmente ne esce vincitore. Si toglie anche lo sfizio di leggere il suo nome, una volta, sul tabellino dei marcatori.
ADAMI 10 – A lungo capitano causa il forfait di Cammarere, si dimostra leader silenzioso ma concreto. Implacabile nell’anticipo e preciso nell’impostazione, sulla torta di una stagione perfetta c’è posto anche per la ciliegina della realizzazione di una rete.
CREAZZO 8 – Capace di ricoprire più ruoli in difesa, inizia la stagione come tappabuchi prima di guadagnare i galloni da titolare sulla corsia esterna di sinistra. Dalle sue parti non si sfonda e, partita dopo partita, diventa un punto fermo dell’undici titolare.
ASCRIZZI 10 – Inesauribile uomo ovunque, in mezzo al campo difende e propone fino a quando ha fiato in corpo. Tra gli artefici della vittoria del campionato, impreziosisce la continuità del rendimento con sette gemme di rara bellezza incastonate nella porta degli avversari.
ALVARO F. II 9 – Conferma le doti di playmaker esibite già nella passata stagione. L’impostazione della manovra passa sempre da lui, che da buon geometra smista con saggezza palloni su palloni. Si fa valere anche in fase realizzativa con cinque gol all’attivo.
CAMMARERE 9 – Un campionato tribolato per il capitano, costretto ai box nella prima metà della stagione. Caricato a molla, non è un caso che con il suo rientro la squadra comincia a macinare gioco e vittorie, scala le posizioni in classifica e si lascia tutti gli avversari alle spalle.
PALAMARA 10 – Quando la partita non si sblocca, palla a Palamara e ci pensa lui. Spacca le partite con le sue progressioni e fa impazzire le difese avversarie con incursioni in area letali. Vice-bomber della squadra con nove reti, è suo il gol che a Bagaladi vale il salto di categoria.
CRUCITTA 10 – Puntuale all’appuntamento con il gol come un cavaliere ad una serata di gala, è il capocannoniere della squadra con quindici gol. Bomber di razza, è anche preziosissimo quando c’è da fare salire la squadra e nel lavoro di raccordo tra i reparti.
OCCHIUTO 10 – Arrivato nel girone di ritorno, il suo impatto sul campionato è devastante, supportato da una media-gol impressionante: sette gol in dieci partite. Fondamentale il suo contributo alla svolta impressa dall’Eufemiese nella seconda metà della stagione.
PIRROTTA 8,5 – Di fatto dodicesimo titolare, dall’inizio o come primo cambio nella ripresa mette a disposizione della squadra doti tecniche e diligenza tattica. Maturato anche sotto il profilo caratteriale, si è alla lunga rivelato indispensabile.
ALVARO F. I 7 – Esterno d’attacco o al centro in sostituzione di Crucitta, mette sul rettangolo di gioco esperienza e una buona propensione alla manovra. Poche presenze, ma il finale di stagione lo vede in prima linea tra i protagonisti.
CASTAGNOLI 7 – Da titolare e da subentrante, a destra o a sinistra sulla linea di difesa, rispetta le consegne con puntualità e senza sbavature. Riesce a ritagliarsi uno spazio e a confermare che sul suo prezioso contributo si può sempre contare.
FORGIONE 7 – Soltanto cinque presenze per l’esterno destro di difesa che nella passata stagione era stato tra gli artefici della promozione in seconda categoria, ma è lui a mettere la firma sulla prima vittoria stagionale in trasferta dell’Eufemiese, a Palizzi.
GENTILOMO 6,5 – Il minutaggio nella stagione è stato ridotto, ma sfodera una prestazione decisiva nella battaglia di Bagaladi, quando l’Eufemiese, rimasta in dieci per l’espulsione di Adami, deve ricorrere alla sua duttilità per rimettere in sesto la difesa.
ROMEO D. 6,5 – Tutte le volte che viene chiamato in causa si fa apprezzare per la qualità tecnica indiscutibile delle sue giocate. Giocatore di grande prospettiva, la positiva stagione disputata non può che rappresentare un buon viatico per il futuro.
LUPPINO, LEONELLO, VIOLI, ROMEO S., IDA’, CARBONE A., LAGANA’, ALATI, MORABITO, CALARCO, ALVARO A. 6 – Poche presenze e spezzoni di gara per fare rifiatare i titolari: sufficienti comunque per entrare di diritto nella storia dell’esaltante cavalcata verso la Prima categoria.

Condividi

Non è solo un gioco

Dicono che in fondo è solo un gioco. Lo è di certo, ed è bene non caricare di eccessivi significati una prestazione sportiva. La magia dello sport dilettantistico sta proprio nel suo essere un aspetto della vita di chi lo pratica, e neanche il più importante. Un approccio che non alimenta troppe aspettative principalmente nei protagonisti, se non quella di divertirsi e di procurare divertimento agli spettatori.
Sarebbe però riduttivo considerare i successi dell’Eufemiese soltanto sotto il profilo sportivo. Due promozioni in due anni sono un’impresa, c’è poco da commentare. Se non per fare i complimenti ai dirigenti, allo staff tecnico e ai giocatori che sono riusciti a rinverdire i fasti della grande tradizione calcistica a Sant’Eufemia, dopo anni nei quali metteva tristezza anche solo andare a fare una corsetta nel mitico “Morisi”, orfano dei propri beniamini in scarpette e pantaloncini.
Ma c’è tanto altro. C’è che quello che è stato fatto in questi due anni va molto al di là delle vittorie ottenute sul campo. Giovani del paese e del comprensorio hanno trovato un motivo per impegnarsi in un’attività di aggregazione sana e formativa, con regole da rispettare e impegni da mantenere: vale per la squadra di calcio e vale per il volley femminile, l’altro pilastro dell’ASD Eufemiese 2023.
L’Eufemiese ha risvegliato l’entusiasmo e l’orgoglio di una comunità desiderosa di riscattarsi, portando sugli spalti centinaia e centinaia di tifosi di tutte le età. Il match è lo spettacolo nel rettangolo di gioco, ma lo è altrettanto ammirare ogni domenica il pienone sulla tribuna: ragazzi e ragazze, anziani, famiglie intere con al seguito i bambini nel passeggino, in un ambiente caratterizzato da grande cordialità e sportività. Un rito collettivo che accomuna ed emoziona, fa uscire le persone – soprattutto i giovani – dal chiuso delle camere, diventa argomento di discussione nei crocevia delle strade, nei bar e negli esercizi commerciali, dentro le case. E che regala un paio d’ore di spensieratezza.
È solo un gioco, certo. Ma sa essere anche molto di più.

Condividi